Sweet violets
Si ricorda il profumo degli aghi di pino. Le gite allo zoo con la gabbia dei leoni sempre vuota e il negozio di dolciumi e la coca cola. Il sapore della menta, le canzoni intonate di un tempo lontano, e tutto si trasforma in un viaggio nel passato narrato con eleganza e nostalgia.
Ricordo il profumo fresco degli aghi di pino, il pino bianco, formavano sul suolo uno strato spesso color terra di Siena e odoroso, il bosco accogliente manteneva nell’aria la promessa di corone e ghirlande e di neve. I gigli tigrati si inchinavano a noi per origliare segreti, piccoli e allegri come le automobiline dai colori caramellosi, con le ruote incrostate di sporco, noi lo grattavamo via provocando bombe di polvere che ci scoppiettavano tra le dita. Ripuliti dal fango, i giocattoli di nostro fratello rimanevano parcheggiati a sonnecchiare sotto vecchi mattoni forati, vecchi tubi, rametti secchi e piatti di latta, i vecchi piatti ammaccati e graffiati, con disegni di olandesine e anatroccoli sbiaditi dall’acqua degli stagni, nei quali andavamo a pescare i pesci sole. [...]

A. E. Weisgerber è un’insegnante, editrice e scrittrice di New York. Membro della Chesapeake Bay Writers (2018), studia alla Robert Frost Foundation (2017) e alla Kent State University Reynolds (2014). I suoi racconti sono apparsi in diverse antologie, i più recenti sono Heavy Feather Review, DIAGRAM, The Alaska Star, Structo UK, SmokeLong Quarterly, Gravel Mag, Matchbook Lit., e Zoetrope Cafe’s Story Machine. È stata segnalata al Pushcart Prize, Best of the Net, Wigleaf Top 50 e Best Small Fictions.