Ovunque con la letteratura

Mappe e romanzi servono per orientarsi, ci dice R. Tally nel suo Literature and Space: ma come è possibile che due mezzi così diversi, l’uno basato sulla rappresentazione geometricamente accurata dello spazio, e l’altro su un linguaggio che fa leva sui nostri meccanismi emotivi, siano messi sullo stesso piano?

Nell’immaginario comune il cartografo disegna mappe, rappresentazioni semplificate e formali che evidenziano in modo puntuale relazioni tra le componenti che caratterizzano i luoghi: regioni, confini, strade, ponti, fiumi, rilievi ecc. Una mappa è in genere considerata affidabile e risulta utile per orientarsi nel caso in cui, ad esempio, ci troviamo a visitare un luogo per la prima volta. Eppure, si sa ormai da tempo, la mappa non è così innocente come sembra.  [...]