Le lacrime del vento
Un uomo solo. Con le sue fragilità, con le sue poche certezze, con una storia da raccontare. Un uomo da ascoltare e da immaginare nei suoi incontri casuali, nel suo non arrendersi, nel suo passare senza fermarsi mai. Un uomo senza nome, con troppo passato alle spalle per potersi regalare l’illusione di un domani migliore.
Mi sono trasformato in un gatto randagio. Se trovo da mangiare mi fermo, altrimenti passo oltre. Non chiedo, non troppo almeno. Uno sguardo e via. Se capita che qualcuno risponda al mio sguardo, provo a tenerlo qualche secondo in più per vedere come va. Altrimenti via. [...]

Giornalista professionista, scrittore per hobby, una vita immersa nelle parole.
Sono nato nel ’62 a Roma, vivo a Padova, ma andrei ovunque per seguire i miei affetti. Non ho radici nei luoghi.
Per me scrivere, come ha detto una volta una bambina di quinta elementare dove ero andato a fare una “lezione” di giornalismo, è come respirare. Il rigore della cronaca per lavoro, la libertà dell’immaginazione per la costruzione delle mie storie. Mi piace raccontare. Mi piace trovare le parole giuste.
Ho pubblicato il romanzo Sette soli nel 2012 (Edizioni La Gru), ma dopo 3 anni di contratto ho scelto di non rinnovarlo, diventando editore di me stesso. Ho scritto una decina di racconti: uno di questi, “Le lacrime del vento”, è entrato in finale al Premio Bukowski 2018. Gli altri, pian piano, faranno la loro strada.