Superstiti
Un’umanità stanca, disillusa, sola, reduce di un cambiamento imperfetto, nella capitale sovietica. Ogni giorno percorre le sue strade, si muove sopra il ghiaccio, si sposta nel metrò e tra le distese grigie dei grattacieli, smarrendosi spesso, e ritrovandosi solo a volte, quasi per miracolo.
Io abito in un palazzo sovietico di un tempo sovietico con gente sovietica caduta nel presente. Qualcuno ha detto, La Russia è cambiata, ma dopo averlo detto si è nascosto, e ci ha lasciati soli con queste parole. [...]

Nata nel 1990 a Milano, vive tra Milano, Parigi e Mosca, lavorando come insegnante, interprete e traduttrice. Laureata in Filologia Slava e Letteratura Russa, si è dedicata per anni al canto lirico e a molte altre cose estrose: interminabili passeggiate, cucina futurista, vagabondaggi per il mondo, rocambolesche avventure sentimentali, racconti e persino un romanzo, Perdutamente (nottetempo, 2017), vincitore del Premio Internazionale Salerno Libro d’Europa. Sue traduzioni sono apparse su Nazione Indiana e Nuovi Argomenti. Ha tradotto inoltre Cosa farebbe Frida Kahlo? di E. Foley e B. Coates per Sonzogno (2018) e Le Notti Bianche di F. Dostoevskij per Ad Alta Voce (Rai Radio 3, in onda nel 2019).