Appunti dalla miniera
Un minatore, giocando a carte, dopo aver già puntato l’orologio d’ottone e non avendo null’altro da puntare, decise di giocarsi il piccone. Perse. Senza piccone non poté più andare al lavoro. In miniera.
Poi era venuto suo padre, Nicolas Maheu detto il Rosso che, all’età di appena quarant’anni, aveva perso la vita nel Voreux proprio mentre lo stavano scavando: un crollo, un cedimento di grandi dimensioni, e la terra aveva bevuto il suo sangue e masticato le sue ossa. Anni dopo anche due suoi zii e tre fratelli avevano trovato la morte nel pozzo. Lui, invece, Vincent Maheu, ne era uscito più o meno indenne, soltanto un po’ malfermo sulle gambe, e poteva dirsi più che fortunato.
Zola, Germinale [...]
Sardegna, Campidano, Guspini. Miniere e mare, picconi e pepite. Cellula impazzita del Collettivo di scrittura Carrascosaproject. Popland. Storie della buonanotte per bambini con lampada a carburo. “Nipote di Kazimir. Quando nonno scappava dalla Polizia segreta di Lavrentji Pavlovič Berija, tra le mani stringeva Cerchio nero e la mamma in un fagotto. Incontrò Trockij, in Ispagna, il nonno. Mamma crebbe dissoluta. Vendette le opere dei padri, la terra era già requisita dal Governo. Innamoratisi di un torero di Siviglia, noto Escudero, io nacqui.”