Rosa
L’immedesimazione di un attimo.
Plissettato di chiffon corallo, sandalo argento. Meglio oro? Prova il lungo, raso nero, spallina sottile, décolleté brillantata.
Gli abiti della signora le stanno a pennello, stessa taglia, e stesso numero di scarpe; con i capelli imbionditi Rosa le somiglia. La signora però è nata elegante, ha il fascino della donna manager, lei mette in riga cento dipendenti. Rosa mette in riga solo scope e strofinacci.
Questo! Tubino di seta turchese, scarpa turchese tacco dodici. Rosa raccoglie i capelli in un morbido chignon, come lei. Il suo rossetto, una spruzzata di Shalimar, ed è quasi la signora.
Sente aprire la porta di casa. Cazzo! La signora in anticipo?
– Ciao, tesoro!
Cazzo! Suo marito!
Rosa non ha tempo per cambiarsi, l’uomo le è dietro, mani virili le si appoggiano ai fianchi, alito caldo e labbra sul collo le lasciano un bacio umido.
Per un attimo Rosa è la signora.
– Amore, scusami, sono di fretta, una doccia e riparto.
L’acqua scorre, la porta del bagno è semiaperta, Rosa si rimette jeans, t-shirt e cenerentole ed esce a far la spesa per i signori.
Immagine: Alessandra Garizzo

Sono nata a Venezia e finora resisto all’esodo dei veneziani; lavoro con i numeri, ma ho smesso di contare i miei anni; mi diverto con le parole, i disegni e le fotografie, li combino per raccontare qualche storia, vera o inventata non importa. Ho partecipato con alcuni racconti agli esperimenti di scrittura e di illustrazione del CPIA Venezia, che da cinque anni Damocle Edizioni ci stampa con la sua raffinatezza.