Il regista ed il mediano
Giocano a pallone, quasi ci spingono a fare il tifo, correndo sudati da un lato all’altro del campo.
Due protagonisti noti, Pierpaolo Pasolini e il centrocampista della Lazio Luciano Re Cecconi, compaiono nella narrazione rapidi come il passaggio di una palla, presenti e fuggevoli come l’esistenza.
Alberto Cantone, con il brano Il regista ed il mediano, tesse un itinerario in musica della storia di questi due protagonisti del secolo appena concluso, che sembra voler lasciarci liberi di glissare sulle vicende di una cronaca nera che li accomuna, sulla loro fine assurda, mai del tutto chiarita. Con tratto leggero, punta infatti soprattutto sul cuore, sulla passione, l’amore per il calcio che, in fondo, è quello per la vita stessa. Una sfida letteraria “classica”, l’eterno tema della vita e della morte, per riflettere sulla nostalgia, sulla solitudine, l’ironia del destino non di due uomini famosi, ma dell’uomo in sé.
Video: su gentile concessione di Alberto Cantone
Regia: Alessandro Carlozzo

Cantautore, conduttore, regista, con un passato dedicato alla politica e all’associazionismo, Alberto Cantone ha scritto oltre duecento brani ispirati alla canzone d’autore italiana. Una produzione artistica variegata e vastissima la sua, della quale scegliamo di segnalare i lavori più recenti: Breve danzò il Novecento (2018), un ritratto musicale del Secolo Breve, dal quale è tratto il video qui presentato; Il viandante (2014), dove il nomadismo è metafora dell’animo umano; C’era un sogno per cappello (2008), il racconto di fragili essenze e di quanto sia sottile il confine tra follia, sogno e poesia.