Guerrilla bookseller#1 Cristian
Siete tutti consapevoli che entrare in libreria e trovare quell’essere speciale che è il libraio non è così scontato,
ultimamente mi capita spesso di trovare dei semplici commessi che ti guardano con gli occhi sbarrati al titolo del libro richiesto, iniziano a sudare freddissimo nello scrivere il nome dell’autore per cercarlo (per fortuna esiste google) e poi ti sorridono plasticamente dicendoti “Mi dispiace non l’abbiamo” e non ti propongono altro perché sono molto occupati a sistemare sul bancone il pacco di matitine e libricini con decorazioni rappresentanti piccoli unicorni. Quindi quando entro in una libreria e trovo un libraio vero, quello che legge i libri, capisce in che momento sei e ti consiglia proprio il libro che desideravi leggere, ho un irrefrenabile istinto all’abbraccio. Questi librai non si trovano solo in quelle librerie cosiddette indipendenti, specializzate, mondi paralleli e resistenti, alcuni di loro si trovano anche in luoghi affollati come centri commerciali di paesini nella prima periferia di grandi città. Ho scovato uno di questi guerrilla bookseller nel centro commerciale di Albignasego, vicinissimo a Padova, indaffarato dietro al bancone e tra le scaffalature della libreria Mondadori.
Si chiama Cristian e ho pensato di intervistarlo:
Mi racconti come e perché sei diventato un libraio e cosa ti spinge a continuare ad esserlo?
Tutto è cominciato nel febbraio 2001 dopo alcuni mesi di lavori non consoni ma necessari dopo il diploma. Ho fatto un colloquio in una piccola libreria a conduzione familiare. Al tempo era più semplice, non esisteva ancora la querelle libreria di catena contro libreria indipendente. Ho sempre avuto la passione per i libri, intesi come strumento di conoscenza. Alla lettura ci sono arrivato un po’ tardi, alle scuole medie credo. In famiglia non si leggevano romanzi, piuttosto settimanali o qualche quotidiano. Dai racconti dei miei genitori, pare che abbia imparato a leggere sfogliando le riviste di gossip. Non so se sia corretto parlare di vocazione ma col passare degli anni si è rafforzata dentro di me l’idea che questa ‘’passione‘’ si potesse trasformare in una professione, questo lo devo ad alcuni maestri di vita che mi hanno accompagnato per un buon periodo della mia esistenza. Ed ora eccomi qui.
Quale è la domanda più interessante e quella più assurda che ti ha fatto un cliente e come hai risposto?
Le domande assurde sono così innumerevoli che è difficile scegliere. Mi diverte sempre sentire le storpiature dei titoli, soprattutto classici, consigliati a scuola. Le reazione è di doverosa impassibilità. Per quanto riguarda le interessanti ricordo, ormai molti anni fa, una signora che mi chiese cosa avrebbe dovuto fare della vita suo figlio; lui era lì a suo fianco. La domanda potrebbe sembrare banale ma mi sono sentito caricato di una responsabilità che non so se all’epoca mi competesse, devo ammettere però che mi sono sentito molto lusingato. Serbo questo ricordo con vivida tenerezza.
Che musica si ascolta nella libreria in cui lavori?
Purtroppo quella che arriva in filodiffusione dalla galleria del centro commerciale.
In quanto tempo riesci a capire i gusti letterari di chi hai di fronte?
Dopo quasi vent’anni molto poco. Spesso però ci sono clienti che chiedono consigli per un regalo non conoscendo minimamente il destinatario. Ciò complica dannatamente le cose e mi riempie di rabbia e tristezza. Ma questo è un altro discorso, un quadro più grande.
Mi dici il titolo di un libro da leggere se sei triste e uno se sei felice? Magari è lo stesso…..
Non faccio in realtà distinzioni; non leggo in base al mio stato d’animo ma in base alla trama o all’argomento trattato. Posso affermare però che durante un periodo non molto ‘’felice‘’ della mia vita ho letto tutta l’opera di Heinrich Böll e nello specifico il suo capolavoro Il treno era in orariomi ha tenuto molto compagnia, mi ha consolato, mi ha dato la forza di andare avanti.
Io penso tu sia un guerrilla bookseller, ti senti tale?
Totalmente. Un Rambo dei libri!
Da 1 a 10 quanto odi le matitine e i libricini illustrati con le teste di unicorni colorati? E perché?
Corro il rischio di essere licenziato ( ride n.d.r )
Se volete farvi consigliare da Cristian, lo trovate qui https://www.facebook.com/mondadori.ipercity/ o alle presentazioni che organizza insieme alle sue colleghe, perché conoscere i libri significa, a volte, anche capire chi li scrive e davvero ciò può essere illuminante.
Immagini: Gloria Pasqualetto

Gloria adora leggere libri, persone, situazioni, ascoltare musica e storie. Qualche volta fotografa.