Bukowski legge Bukowski
La parte più difficile del mestiere di
scrivere è sedersi
davanti alla macchina da scrivere
(Heinrich Karl Hank Bukowski)
Chi ama Bukowski lo sa: scriveva solo in compagnia di buona musica, Sibelius o Mahler, e birra. Fiumi di birra, per tutta la notte se era in vena, fino a che non crollava ubriaco fradicio. E scriveva di umanità, solo quella vera, che sta nei bassifondi, che patisce stenti e fame, né più e né meno di quanto succedeva a lui. E di sesso, sempre, e perennemente in furore. Di nuovo, proprio come succedeva a lui.
Risultato: una produzione corrosiva e anticonformista di tutto rispetto e una notorietà tardiva ma enorme che negli anni Settanta lo eleva a oggetto di culto per intere generazioni: ventuno raccolte di poesie, otto di racconti, sei romanzi, qualche saggio e qualche sceneggiatura, per non dire di tutti i lavori pubblicati postumi, ancora altre antologie e un paio di saggi. E, a dispetto di qualunque cosa sia stato, o voluto essere, per alcuni un genio, per altri un barbone, con Storie di ordinaria follia, la sua opera capolavoro, ha donato alla letteratura americana una delle sue avventure più indimenticabili.
Ma veniamo al video che abbiamo selezionato per voi: settembre, 1972, Bukowski legge sé stesso dal vivo davanti a una platea in adorazione a San Francisco. Una prelibatezza di repertorio nota a pochissimi e trasmessa in esclusiva dall’emittente californiana KCET.
Lasciamo alle immagini dire tutto quello che vogliono dirci senza commentare. Sia per rispetto del poeta, si sa che Bukowski odiava le recensioni; sia perché non saremmo mai e poi mai in grado di recensire un personaggio così sfaccettato, né vorremmo provarci davanti a quel “rigurgito di parole, quella overdose di narrazioni, quel filo sottile tra poesia e pornografia, tra misoginia e totale devozione alle donne, tra un fegato al collasso e un amore estremo per la vita”[1].
So, let’s get started…what the hell!
Informare e istruire: queste le parole chiave usate dall’emittente californiana indipendente KCET per descrivere sé stessa. KCET trasmette online e on-air programmi educativi di arricchimento culturale e, oltre all’attività di trasmissione, è anche produttrice e distributrice di innumerevoli programmi pluripremiati indirizzati alla sensibilizzazione e formazione delle comunità locali. La volontà di aprirsi ad altre esperienze divulgative, e la sensibilità verso la missione culturale, è dimostrata dalla disponibilità con cui ha accolto la nostra richiesta di pubblicare il video che presentiamo, una vera chicca dal repertorio del grande poeta.
[1] Marta Traverso, Mentelocale Magazine, marzo 2014.

Legge sempre, insegna e traduce l’inglese. Nella sua precedente vita ha pubblicato saggi in ambito accademico tra cui Geografie letterarie (Meltemi). Alcuni dei suoi racconti sono contenuti in raccolte e riviste nazionali.