Parole e patate
Alfonsina, Pilar, Vladimir e Goran, al contempo vivi e fantasmi, srotolano in successione dei “fermo immagine” del loro vissuto, in un alternarsi sconnesso di presente e ricordi passati del tempo di guerra. Il presente è al sole, lungo il corso e al porto di Fiume (Istria), il passato è nel paesino di Buccari sul fiordo omonimo istriano (Bakar) e sul carso. La guerra, le foibe, e i mutui legami spezzati tra i personaggi si svelano nell’intreccio del racconto tra Madeleine infantili e ricordi terribili.
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Luca Hopps è uno scrittore aquilano di origini slave. Viaggia con riluttanza e dolore per lavoro e nel tempo (è docente di Fisica all’università de L’Aquila) e ne ricava spunti per la sua scrittura. Nel 2018 vince il Premio InediTO – Colline di Torino con il racconto “Parole e Patate” inserito nella raccolta La mia migliore approssimazione di libertà (Il Camaleonte Edizioni). Racconto, testo teatrale, poesia, saggio, sono i generi che caratterizzano la sua variegata produzione.