Blackbird
Tutti i giorni era lì a salutarmi con lo sguardo, tutte le sere col suo canto mi faceva addormentare. E così passava il tempo, passavano i mesi.
Non l’ho mai visto lontano dal suo ramo, sempre immobile, tanto che le prime settimane credetti fosse impagliato e pensai ad un qualche scherzo dei ragazzi che il pomeriggio giocavano nel parco, fino a quando non lo udii cantare per la prima volta. [...]

Allora…
Mi chiamo Giada sono nata a Venezia e ancora per i prossimi due mesi ca. avrò diciassette anni. Da quando ho iniziato a leggere ho sempre voluto scrivere. La potrei definire una cosa di famiglia: mia madre scrive racconti brevi e gestisce un corso di scrittura e mio padre…beh, inevitabili papiri su WhatsApp con i nuovi capitoli sfornati (in genere fra mezzanotte e l’una). Poi, se volessi tirarmela, potrei anche citare Giacomo Ca’ Zorzi, meglio conosciuto come Giacomo Noventa che, perdonatemi la citazione da Wikipedia fu un “poeta e saggista italiano”. Ma, come dicevo, non voglio tirarmela. Non ho nient’altro da dire e, per il futuro, “que sera sera”.